Le radici dei calendari reggimentali risalgono al 1850 quando un Tamburino di Compagnia della Guardia Nazionale di Torino inviò ad amici e colleghi, per consuetudine ed uso di quei tempi, un biglietto di auguri stampato in occasione delle festività natalizie. Da tale tradizione si dice che prendessero vita non tanto le cartoline cosiddette “reggimentali”, quanto i calendari in uso fra i Reparti dell’Esercito.
Verso il 1890 cominciarono le pubblicazioni di calendari a soggetto esclusivamente patriottico e storico-militare ma, i primissimi calendari militari, considerati tali per veste tipografica e contenuto, risalgono al 1910 con riferimento al 5° e 6° Reggimento Artiglieria da campagna.
Durante la Prima Guerra Mondiale la produzione subì una prima interruzione fino a quando non raggiunse nuovamente grande diffusione negli anni Trenta. In quel periodo non vi era Arma, Corpo, Reggimento, Istituto od Ente militare che non pubblicasse un proprio calendario, al fine di rappresentare episodi di valore individuale e collettivo, ritratti di Comandanti, mezzi in dotazione e battaglie. In tale veste il calendario assume anche l’importante funzione di fonte di documentazione storica per i posteri.
I calendari inizialmente si presentarono in un formato piccolo anche se tipograficamente ben curato: copertina a colori, storia del rispettivo reggimento o dell’Arma o del Corpo, ed anche i mesi dell’anno. Le pagine erano in principio riunite tra loro da fili d’oro o argento sostituite, verso il 1920, da cordoncini colorati e successivamente da un nastro di colore unico. Il 1930 fu l’anno dei cordoni con fiocco del colore distintivo reggimentale, prevedibilmente da ricollegarsi ai cordoni delle trombe di Corpo.
La seconda interruzione nella pubblicazione di massa si verificò con la seconda guerra mondiale, anche se è disponibile una copia di un calendario risalente al 1941 edita da uno dei Gruppi Artiglieria della Divisione Paracadutisti.
Intorno al 1950 i calendari ebbero nuova diffusione in tutti i reparti e soprattutto nei reggimenti di Cavalleria e d’Artiglieria. Un processo che è continuato nel tempo fino ad arrivare al 1997, quando lo Stato Maggiore dell’Esercito, in considerazione del progressivo ridimensionamento della strumento militare e dell’esigenza di conferire una immagine di coesione ed identificazione con l’Istituzione, ha disposto la realizzazione di un solo calendario di Forza Armata: il CalendEsercito.
I Calendari del Reggimento Artiglieria a Cavallo, sono stati prodotti fino al 2007, dopodiché il Calendario è stato prodotto con la denominazione “Almanacco Voloire” dall’Associazione Nazionale delle Voloire, che continua la tradizione dei calendari reggimentali, dedicando spazio alla storia del Reggimento, eventi e vita operativa del reparto.
I Calendari sono acquistabili tramite la segreteria. Sono disponibili anche gli Almanacchi degli anni passati fino a fine scorta.