Pisapia scrive a Mauro

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e lettera dell’Avv. Giuliano Pisapia Sindaco della città di Milano pubblicati da IL GIORNO del 12 giugno nella stessa pagina.

IL GIORNO 12 GIUGNO 13

IL GIORNO 12

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GIUGNO 13 PISAPIA

 

 

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Anche il sindaco Brivio contro il trasferimento dei “Voloire”

da: lecconotizie.com

LECCO- Il Sindaco di Lecco Virginio Brivio ha firmato la petizione promossa dal Reggimento di Artiglieria Terrestre a Cavallo “Voloire” e dalle altre Associazioni combattentistiche e militari competenti per invitare il Comune di Milano a evitare il trasferimento del Corpo. IIl capoluogo lombardo infatti, a causa della spending review, sta pensando di trasferire il Reggimento, di stanza a Milano, in altra sede.

Le prime batterie a cavallo, nate nel 1831 a Venaria Reale per iniziativa del Luogotenente Alfonso Ferrero della Marmora e progenitrici del Reggimento Artiglieria a cavallo, parteciparono can women take viagra alle più importanti campagne del Risorgimento italiano. Sulla scia dei loro successi, divisioni del Reggimento presero parte alle due Guerre Mondiali il secolo scorso.

Per onorare le numerose prove di coraggio e abilità di cui è stato protagonista, nel maggio pharmacy online 2011 il Comune di Lecco

ha conferito al Reggimento “Voloire” la cittadinanza onoraria, unendosi alla lunga serie di altri Comuni italiani – Milano, Verona, Biella, Goito, Venaria sildenafil generic Reale e http://sildenafilcitrate-rxstore.com/ Piedicavallo – che già in passato hanno assegnato questo riconoscimento al Corpo militare.
L’adesione all’appello è stata concordata anche con le locali Associazioni combattentistiche e d’armi, in particolare l’Istituto del Nastro Azzurro.

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COMUNICATO STAMPA

COMUNICATO STAMPA

Milano, lì 31 maggio 2013

Il 2 giugno in piazza Duomo dalle 10.30 in occasione della festa della Repubblica, continua la raccolta firme perché le “Voloire”, lo storico Reggimento d’Artiglieria a Cavallo di Milano, non sia trasferito in Piemonte.

Milano – Grazie ad un composito comitato di cittadini che hanno dato vita alla petizione popolare “perché le Voloire (le Batterie a Cavallo) restino a Milano”, sono migliaia le persone che hanno già sottoscritto la petizione che nei prossimi giorni sarà presentata al Ministro della Difesa, Mario Mauro. Pur attaccata direttamente dal terrorismo, le Voloire restano e sono parte attiva della vita sociale aperta ai bisogni della metropoli milanese. Anche le istituzioni, soventi distanti dalla cittadinanza, in questo caso e in modo del tutto bipartisan, si sono riunite attorno alle Voloire, con due mozioni approvate dal Consiglio Comunale e dal Consiglio Provinciale di Milano a grandissima maggioranza. Quattro ESSE, quattro grandi motivi per firmare perché le Voloire sono prima di tutto SOCIALE, SICUREZZA, STORIA e SPORT: beni sia morali che concreti, irrinunciabili per Milano. Perché le Voloire non sono solo un reggimento di artiglieria, ma un dinamico pezzo di vita della moderna metropoli milanese che marcia nel terzo millennio”.

SOCIALE: il Reggimento mantiene una forte relazione quotidiana con la città di Milano. Dagli anni ’80, il Centro Ippico del Reggimento, racchiude in se una “perla” dei Servizi socio-sanitari rivolto alla disabilità. Il suo Centro d’Ippoterapia è stato il primo centro pilota a nascere in Italia ed è oggi uno dei due presidii di Milano che si occupano della riabilitazione dei disabili in particolare quelli psichici (autistici, down, ecc). Un centro che coniuga la vita con le “stellette” a quella civile, rivolta ai più vulnerabili e sofferenti. Un compito svolto con passione e dedizione dai militari del reggimento, in sinergia con operatori sociosanitari, i pazienti e i loro famigliari, anticipando e per una volto facendo in Italia, quell’azione di relazione e cooperazione con i civili, che le stesse Forze Armate, hanno poi adottato come modello internazionale, nelle missioni all’estero. Una “eccellenza” del sociale, che è valsa al Reggimento, la Medaglia d’Oro alla Salute Pubblica.

SICUREZZA: Un tema di grandissima (purtroppo) attualità. Il Reggimento non solo coordina il servizio di Strade Sicure, ovvero garantisce la vigilanze a tutti gli obiettivi sensibili di Milano (Duomo, Sinagoga, Consolati, Aeroporto di Linate, Stazioni e altri luoghi da presidiare), ma ha una dotazione di personale che vede ruotare ogni giorno circa 500 militari, divisi in 4 turni, più uno di riposo. Risulta paradossale, oggi che il Ministro della Difesa, voglia togliere da Milano un intero Reggimento, che a Milano c’è da sempre e che svolge tale compito con la piena conoscenza del territorio, mentre il Ministro degli Interni intende rinforzare Milano con 120 agenti.

STORIA: Una metropoli moderna non seppellisce la sua Storia. Non lo fa Londra, non lo fa

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Berlino, non lo fa Parigi. A Milano le Batterie a Cavallo, con i suoi artiglieri a cavallo, dal kepì con la “coda di cavallo”, sono presenti dal 1887. Hanno rappresentato l’unità del Paese dopo che gli Austriaci se ne andarono definitivamente. Rappresentano a Milano quanto le “penne nere”, rappresentano per le montagne. Una Storia ricca, anche di una relazione costante e permanente con la città e con la metropoli, di cui è parte.

SPORT: In una Milano, che vede chiudere il suo trotter e il suo galoppatoio, il Reggimento (arma di Cavalleria) conserva e svolge, praticamente ormai unica a Milano, nella sua Caserma, la Santa Barbara di Piazzale Perucchetti, diverse manifestazioni di sport equestre: gare di equitazione, salto ad ostacoli, tornei di polo.

Il Ministero della Difesa, nella sua politica di revisione dell’organizzazione, vuole togliere il Reggimento da Milano, per trasferirlo

in Piemonte, facendo sparire tutto ciò.

 

Il testo della petizione è pubblicato su: www.voloire.org e sulla pagina Facebook “Le Voloire a Milano”.

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“LE VOLOIRE A MILANO”, fase 2, petizione nazionale al Ministro della Difesa

Il comitato milanese “dei 100″ ha consegnato al Comune di Milano le oltre duemila firme raccolte nel giorno del 182° anniversario della costituzione delle Voloire, lunedì 8 aprile 2013. Il riscontro da parte dell’Amministrazione comunale è stato oltre che positivo.

Così si è conclusa la ”Fase 1″ dell’iniziativa.

Il “comitato milanese dei 100 promotori” si è quindi sciolto, confluendo nel “comitato nazionale dei 1000 promotori” che cercheranno di mobilitare tutti gli oltre trentamila vecchi chepì sparsi in tutta Italia.

Il Generale Alberto Zignani, 56° Comandante delle Batterie canadian pharmacy dog medications a Cavallo (1982-1983) e 32° Comandante Generale della Guardia di Finanza (2001-2003), ha dato la propria preziosa e autorevole disponibilità a rivestire la carica diportavoce ufficiale del comitato.

Sono in

fase di nomina referenti del comitato a livello regionale e provinciale, i cui nominativi e riferimenti saranno resi noti prossimamente.

Continua la raccolta delle sottoscrizioni che dovranno essere inviate al seguente indirizzo: segreteria@voloire.org.

Per scaricare e compilare il modulo con i propri dati:

Sarebbe opportuno condividere e far conoscere la petizione il più capillarmente possibile: ad amici, parenti, associazioni combattentistiche e d’arma, di volontariato (ricordiamo l’IPPOTERAPIA nata grazie alle Batterie purchase viagra che si meritarono la M.O. al merito della sanità pubblica e che tanto continuano a fare) e a quanti order viagra online altri ritenete possano condividere questa battaglia, facendo loro sottoscrivere il modulo. Con la purchase viagra garanzia che tutti i dati conferiti verranno trattati nel rispetto delle regole vigenti, trasmetto un grazie anticipato a tutti coloro che manderanno la propria adesione.

PETIZIONE

AL SIGNOR MINISTRO DELLA DIFESA

^^^^^^^^^

Illustrissimo Signor Ministro,

recentemente il Suo Ministero ha programmato il trasferimento di sede del Reggimento Artiglieria a cavallo da Milano a Vercelli.

In ordine a tale trasferimento si rappresenta quanto segue:

1. Il Reggimento Artiglieria a cavallo è a Milano

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da 126 anni e fa parte della storia della città, con migliaia di milanesi che vi hanno prestato servizio e decine di migliaia di italiani che hanno conosciuto la città grazie al servizio di leva effettuato presso il Reggimento;

2. “Salviamo il soldato Ryan”: Milano ha già perso –trasferiti- il 5° Reggimento alpini, il 3° Reggimento Savoia cavalleria, il 3° Reggimento bersaglieri (il Reggimento più decorato d’Italia). Non perdiamo cialis generika tadalafil erfahrung l’ultimo;

3. il Reggimento a cavallo supporta, con propri cavalli l’Associazione ANIRE, che dal 1978 pratica, all’interno della caserma, l’ippoterapia a favore dei diversamente abili: primo centro nazionale sperimentale divenuto oggi una eccellenza nel settore e punto di riferimento nella formazione degli operatori del settore tanto da meritare al conferimento allo Stendardo della Medaglia d’Oro al merito della Sanità Pubblica;

4. Grazie alle scuderie e ad un

idoneo campo ostacoli, vengono svolti in simbiosi con la FISE campionati di equitazione, una specialità che necessita di attrezzature e logistiche particolari;

5. Il reggimento, al momento, opera a favore della comunità milanese con l’operazione “strade sicure”, di grande ausilio alle forze dell’ordine;

6. Il maggior risparmio si avrebbe non, come pianificato, trasferendo il Reggimento a cavallo ma sfruttando a pieno le potenzialità della Caserma Santa Barbara acquartierandovi anche l’intero 1° Reggimento Trasmissioni, con la ulteriore possibilità di fruire, se necessario, delle strutture dell’attiguo ex Ospedale Militare,ormai in gran parte vuoto.

Per quanto precede, ci si rivolge alla Sua Autorità, attraverso la presente petizione che, sostenuta dal comitato dei 1.000 promotori, sta raccogliendo in campo nazionale le firme di numerosi sottoscrittori, affinché vengano posti in atto tutti gli strumenti a disposizione del Suo Ministero allo scopo di evitare il trasferimento del Reggimento Artiglieria a cavallo in altro Comune.

E’ intendimento dei 30.000 kepì sparsi per tutta l’Italia chiederLe che il ricordo di questo glorioso Reggimento sia mantenuto perennemente a Milano.

Milano non può e non deve rinunciare ad un pezzo della sua identità e della sua storia.

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PROVINCIA: NO TRASFERIMENTO REGGIMENTO ARTIGLIERIA A CAVALLO

Dal sito istituzionale della PROVINCIA DI MILANO:

La Provincia di Milano dice no al trasferimento del Reggimento Artiglieria a Cavallo da Milano a Vercelli , previsto dove ordinare il cialis dal Ministero della Difesa nel decreto Spending review.

Su proposta del presidente del Consiglio provinciale, Bruno Dapei, l’aula di Palazzo Isimbardi ha approvato con 32 voti favorevoli un documento che impegna la Provincia a mettere in campo “tutti buy cialis online safely gli strumenti a disposizione per evitare il trasferimento” perché “Milano non può e non deve rinunciare a un pezzo della sua identità e della sua storia”.

Con questo documento, viagra price costco il Consiglio provinciale raccoglie idealmente la petizione sottoscritta da centinaia di cittadini, militari, ex militari, professionisti, imprenditori e intellettuali a favore del mantenimento a Milano delle batteria a cavallo.

“Sarebbe una grave perdita cedere l’ultimo reggimento operativo della nostra città, presente da 126 anni e a tutti gli effetti un’istituzione – commenta il presidente Dapei – Il larghissimo consenso con cui è stato approvato questo documento dimostra che non c’è nessuna volontà cialis next day delivery o intento militarista in chi ritiene di difendere un pezzo della nostra storia”.

 

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Concluso il 64° concorso ippico nazionale “Voloire”

Si è concluso oggi il 64° Concorso Nazionale di Salto Ostacoli “Voloire” organizzato nell’ambito delle celebrazioni per il 182° anniversario della fondazione delle “Batterie a viagra blood pressure drop Cavallo”.

Oltre cento cavalieri hanno calcato il campo in erba della Caserma S. Barbara, nel cuore di Milano, sede del Reggimento Artiglieria a Cavallo.

Miglior cavaliere del concorso è

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il Maggiore Gabriele GIUSTI su Ray della Favorita, nella categoria militare ha primeggiato il Caporal Maggiore Federica BARTOLI su Lianko.

Il miglior concorrente delle Batterie a Cavallo è stato il Maggiore Gabriele GIUSTI su Ray della Favorita.

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“Il Reggimento ‘Voloire’ resti a Milano”, presentata petizione

MILANO. A seguito del manifesto intento del Ministero della Difesa di togliere da Milano lo storico Reggimento d’Artiglieria a Cavallo “Voloire” per trasferirlo in Piemonte, da sempre di stanza a Milano, molti cittadini si sono attivati affinché Milano non perda questo importante presidio.

Non è solo una questione storica o il folklore del far partire la Stramilano con rombo del cannone, ma c’è qualcosa ancora più importante come il fatto che “Le Voloire” è l’ultimo reggimento operativo presente in tutta la metropoli milanese e della Provincia e la Caserma Santa Barbara è la base dove sono di stanza tutti i militari che sono impegnati, notte e giorno, nella sicurezza della metropoli.

Infatti, i presidi fissi coperti dall’Esercito, dal Duomo alla Sinagoga, dai consolati ad altri siti sensibili,

permettono di utilizzare un ingente contingente di agenti della Polizia di Stato e militari dei Carabinieri, per le attività di controllo del territorio e di repressione del crimine.

Non si parla di dieci uomini, ma di centinaia di soldati che sono impiegati per ogni turno nella metropoli per la sicurezza della stessa. Questi soldati da dove arriverebbero? Andrebbero avanti e indietro quattro volte al giorno da Vercelli? Da Varese? O forse verrebbero tolti e basta? Alcuni giornali e varie reti televisive locali e nazionali hanno riferito un fatto che colpisce l’identità dei milanesi e la loro storia.

Il reparto militare, che si identifica da 126 anni con la città Milano, il Reggimento artiglieria a Cavallo, chiamato Voloire (si legge com’è scritto) che, in dialetto piemontese significa “volanti”, dovrebbe trasferirsi il prossimo anno a Vercelli. Dopo tre gloriosi reparti, il 5° reggimento alpini, il 3° reggimento Savoia Cavalleria ed il 3° reggimento bersaglieri (il più decorato d’Italia), trasferiti negli ultimi decenni da Milano, adesso toccherebbe all’ultimo reggimento operativo di Milano, sito in Piazza Perrucchetti. Questa notizia i milanesi non la stanno “digerendo” proprio e sono iniziate le prime manifestazioni di dissenso.

In pochi giorni, 100 intellettuali e professionisti di Milano (compresa me) si sono organizzati in un Comitato Civico per inoltrare al Sindaco di Milano,Giuliano Pisapia, la petizione Le Voloire a Milano: salvate il soldato Ryan, per scongiurare il trasferimento. Le sottoscrizioni, numerosissime, stanno giungendo da tutta Italia. Portavoce del Comitato è il Generale di Divisione della riserva Camillo de Milato, ex Comandante delle Voloire, impegnato da anni nell’ambito della volontariato: è stato Governatore del Forum delle Associazioni e adesso è Presidente della Fondazione Asilo Mariuccia, pertanto mi sono recata da lui per saperne di più.

Generale, quali sono le argomentazioni che porterete al Sindaco per convincerlo a sostenervi? «Il Sindaco di Milano è un milanese. Ha visto da bambino i kepì (speciale copricapo degli artiglieri a cavallo), come li hanno visti da bambini i suoi genitori, nonni e bisnonni. Chiederò se da lassù i suoi avi vorrebbero le Voloire lontano da Milano. Tanti milanesi delle Voloire non sono tornati dalle terre d’Africa e dalla Russia, durante la seconda guerra mondiale. La storia non è solo passato, ma anche identità. Il Sindaco Pisapia è il primo cittadino di Milano e deve considerare anche i legami dei cittadini con le tradizioni della città. E’ come vedere trasferita la Scala di Milano. Non dimentichiamo che Le Voloire sono “cittadino onorario” di Milano».

Quindi l’argomento principale è solo di mantenere le tradizioni? «Assolutamente no. Vi è l’aspetto sicurezza. Il reggimento gestisce “Strade Sicure”. Questa è un’operazione che presidia punti fissi e sensibili come il Duomo ed i consolati, liberando le Forze di Polizia per le loro indagini sul territorio e garantire maggiore sicurezza. Se poi pensiamo all’EXPO 2015, con le esigenze di sicurezza raddoppiate o triplicate, chi fornirà aiuto alle Forze di polizia? Questo mi sembra un argomento veramente importante. Inoltre i militari, che sono tutti professionisti e volontari, dovunque abitano, devono comportarsi da cittadini modello e questo garantisce una “sicurezza passiva” nei vari condomìni. Vi è poi l’aspetto economico. I militari spendono il loro stipendio in città e l’indotto della caserma fa vivere la città».

Ho letto che in caserma si pratica l’ippoterapia. Cos’è?: «Questo è l’aspetto sociale. Nel 1980, grazie alla professionalità della dottoressa Citterio ed al cuore di Emanuela Setti Carraro, uccisa dalla mafia assieme al marito, Generale Alberto Della Chiesa, fu inaugurata una “cavallerizza” dove la Citterio, con dei volontari e la croce rossa praticano da allora l’ippoterapia per aumentare le capacità psicomotorie dei diversamente abili. E questo viene effettuato con i cavalli del reggimento. Il reggimento è stato decorato di medaglia d’oro al merito della Sanità Pubblica. La terapia a cavallo è infatti molto utile, sia per chi è soggetto alla disabilità fisica, che psichica, e il centro di Milano è un eccellenza socio sanitaria che, con la chiusura della Caserma, si andrebbe a perdere».

Allora gli argomenti sono tanti? «Non ho finito. Vi è anche l’aspetto sportivo. In caserma vi è un campo ippico attrezzato per gare nazionali di equitazione. Il reggimento, grazie alle scuderie, può ospitare e garantire un formidabile aiuto logistico in questa disciplina che a Milano è in piena crisi, proprio per i costi elevati. Infine, in caserma vi è anche una piscina attrezzata, che può essere utilizzata, volendo, dalle scuole del quartiere».

Vista l’importanza storica e sociale di questa Caserma, perché la Difesa vuole trasferire il reggimento? «Immagino per la spending review, per tagliare i costi di esercizio. Ma sono convinto che, in questo caso, i costi aumenterebbero. Il reggimento di artiglieria di stanza adesso a Vercelli verrebbe soppresso, ed al suo posto andrebbero le Voloire. Ma allora, se non si ha intenzione di vendere la Perrucchetti, sarebbe meglio lasciare il reggimento dov’è e si potrebbe risparmiare sulla chiusura della caserma di Vercelli. Poi, ad ogni militare che viene trasferito d’autorità, bisognerebbe pagare l’indennità di trasferimento. Insostenibile. Lasciamo che le cose rimangano così come sono. Salviamo il soldato Ryan».

Recentemente, è stata inviata al Sindaco di Milano, al Presidente della Provincia di Milano e al Governatore della Lombardia una petizione in risposta al Ministero della Difesa che ha programmato, in applicazione delle disposizioni normative contenute nella legge comunemente nota come “spending review”, il trasferimento di sede del Reggimento Artiglieria a Cavallo da Milano a Vercelli:

«In ordine a tale trasferimento si rappresenta quanto segue:
1. Il reggimento artiglieria a cavallo è l’unico reggimento operativo che rimane a Milano ed è utilizzato per l’operazione “strade sicure”.
2. Il reggimento artiglieria a cavallo è a Milano da 126 anni e ne fa parte della sua storia: fino al 1931 era situato presso l’attuale tribunale di Corso di Porta Vittoria, da allora presso l’attuale Caserma Santa Barbara di piazza Perrucchetti.
3. La seconda città d’Italia non può non avere un reggimento all’interno della propria area municipale.
4. Il reggimento artiglieria a cavallo fa parte della storia della Città, con migliaia di milanesi che vi hanno prestato servizio e con decine di migliaia di italiani che hanno conosciuto Milano.
5. “Salviamo il soldato Ryan”: Milano ha già perso (trasferiti) il 5° Reggimento Alpini, il 3° Reggimento Savoia Cavalleria, il 3° Reggimento Bersaglieri (il Reggimento più decorato). Non perdiamo l’ultimo.
6. Le esigenze della spending review ministeriale (e del piano generale del territorio cittadino) possono essere realizzate dalla vendita dei 34 ettari di piazza d’armi, alle spalle della caserma. Inoltre i 18 ettari del comprensorio sono ridondanti: il reggimento può “vivere” con un terzo degli spazi. Se poi è strategico avere tutti i 18 ettari del comprensorio, si finanzi la costruzione di una caserma più piccola, ma sempre nel Comune di Milano.
Per quanto precede, ci si rivolge alla Sua Autorità, attraverso la presente “petizione”, che raccoglie e sta raccogliendo numerose firme di sottoscrittori, affinché vengano posti in atto tutti gli strumenti a disposizione del Comune di Milano allo scopo di evitare il trasferimento del reggimento artiglieria a cavallo in altro Comune.
Milano non può e non deve rinunciare ad un pezzo della sua storia e della sua sicurezza.

Si invita, pertanto, a prendere visione della petizione cliccando qui: http://firmiamo.it/-voloire–l-artiglieria-a-cavallo-resti-a-milano e sottoscriverla.

Principia Bruna Rosco

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Andrea Bisi, San Martino dei cavalli

Un libro sul  V Centro Allevamento Quadrupedi di Mirandola, fornitore anche delle gloriose Voloire. Il centro riforniva di cavalli e muli Lombardia, Piemonte, Emilia e Liguria.

La copertina

L’Autore, Ufficiale di complemento del  56° Corso, ha servito nelle Batterie a cavallo nel 1970. Con una appassionata e molto documentata ricerca racconta con una scrittura scorrevole e accattivante la storia di 500 anni di cavalli  e di grandi allevatori.

Un raffinato regalo per chi ama le storie di  e con   cavalli che ha anche un valore aggiunto: un aiuto per un paese colpito dal terremoto: l’utile, € 2,00, va al Comitato pro  terremotati di San Martino Spino, località in provincia di Modena duramente colpita dal recente terremoto

Il libro è acquistabile in internet sul sito www.ilmiolibro.it: occorre registrarsi, digitare in alto a destra  il titolo,  poi  proseguire  e    pagare con carta di credito € 15,00; arriva in 5 giorni.

E’ in vendita a richiesta anche nelle librerie Feltrinelli: si pagano € 14 ed arriva dopo 8 giorni.

In allegato un saggio del testo: le prime 22 pagine, riferite ad una dinastia di celebri allevatori, i Pico (Scarica).

Leggi anche la recensione del libro scritta da Cavallo Magazine.

 

 

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Le Voloire nel Tempio della Cavalleria italiana

L’installazione della “Voloire”

L’installazione della “Voloire”

Nell’augusto Tempio Sacrario della Cavalleria, in mezzo alle vestigia ed alle glorie dei soldati a cavallo d’Italia, ha trovato la sua naturale collocazione anche lo storico stemma araldico del Reggimento Artiglieria a Cavallo.

Quello che affettuosamente viene ancora chiamato “La Voloire” e che, secondo le raccomandazioni del mio buon comandante di Batteria, doveva essere “chiatta” e con la corona reale!

Goliardia reggimentale a parte, il 13 settembre 2012 è stata collocata un’elegante scultura ad opera del Maestro Mauro Dusio, offerta generosamente dal Conte Giuseppe Cavagna, già artigliere a cavallo nel solco di una consolidata e luminosa tradizione familiare.

Ad ottobre 2012 è prevista una cerimonia per l’inaugurazione e benedizione dell’emblema.

La nostra “Voloire“, di pari dimensione, qualità e rango rispetto agli emblemi di tutti gli altri Reggimenti di Cavalleria presenti nel Sacrario, ha trovato collocazione sulla parete destra del Tempio, appena dopo l’entrata.

Nel Sacrario già erano presenti un albo bronzeo con i nomi delle gloriose Medaglie d’Oro al Valore Militare delle Batterie, nonché due pannelli riproducenti le drappelle con la tradizionale “Voloire” e con lo Stemma araldico repubblicano dell’Ente militare Reggimento Artiglieria a Cavallo.

Si rinsaldano così, nuovamente, i legami  tra le Voloire e la Cavalleria italiana.

Legami sorti nelle campagne condotte “staffa a staffa” dal Risorgimento nazionale alle guerre mondiali, oggi rinnovati dal Reggimento Artiglieria a Cavallo nel ruolo di componente d’artiglieria della Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli”.

Questo rapporto privilegiato tra la nobile Arma e gli artiglieri criniti ha avuto modo, in passato, di essere celebrato in vari modi.

Le Voloire custodiscono infatti gelosamente e orgogliosamente le indiscutibili ed ineliminabili tradizioni di reparto di cavalleria e, nella loro Storia gloriosa, innumerevoli episodi legano le loro gesta all’epopea della cavalleria italiana: da Palestro a Isbuschenskij, dalla Carica di Tauriano alle innumerevoli e prestigiose affermazioni delle “Batterie” nell’equitazione militare e civile.

Non ultima per prestigio e gloria l’opera di ippoterapia ospitata nella Caserma Santa Barbara che ha meritato al già onusto Stendardo delle Batterie una Medaglia d’Oro al Merito della Sanità Pubblica.

Legami tanto forti da far rilevare dai più prepararti conoscitori della storia militare italiana che, nel periodo di maggior splendore, la Cavalleria italiana annoverava trentuno reggimenti.

Reggimento Artiglieria a Cavallo, trentunesimo reggimento della Cavalleria italiana

Yuri Tartari

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Isbuscenskij nei ricordi di un Ufficiale delle Batterie a Cavallo

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ricordi del Gen. Alfonso Butera, all’epoca tenente sottocomandante della Terza Batteria a cavallo,

aggregata al Savoia:

http://bergamo.corriere.it/bergamo/notizie/cultura-e-spettacoli/12_agosto_18/butera-generale-savoia-cavalleria-bergamo-2111484610435.shtml

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